Ma com'è il miele bio?
Pubblicato da il mieledi nonno lello in prodotti dell'alveare · Martedì 29 Ott 2019
Ma com'è il miele bio?
Praticamente è da quando ho inizato a fare l'apicoltore che seguo i principi fondamentali del biologico, ma da quest'anno finalmente IL MIELE DI NONNO LELLO è certificato BIO.
Mi è già capitato parecchie volte che qualcuno mi chiedesse "cosa vuol dire MIELE BIOLOGICO?".
Oppure che mi dicessero "...ma tanto il miele è tutto biologico, lo fanno le api...".
Proviamo a spiegare allora cosa vuol dire BIOLOGICO per qunto riguarda il MIELE.
Ma in apicoltura cosa vuol dire biologico?
L'obiettivo del metodo biologico è quello di avere nel prodotto finale la minor quantità, o l’assenza, di residui pericolosi per la salute; l’attenzione deve essere quindi incentrata su dove vengono dislocati gli alveari e su ciò che viene utilizzato nella cura delle api.
Innanzitutto quindi in un'azienda certificata BIO tutti gli alveari devono essere lontani da fonti di inquinamento, preferendo terreni condotti con metodo biologico o con tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale.
Non solo è importante la qualità dell'ambiente in cui vivono le api! Anzi! Le normative per un'apicoltura biologica riguardano anche e soprattutto le tecniche e materie prime utilizzate nell'allevamento delle api.
Gli alveari devono essere di materiali naturali (legno) ed è stato quindi bandito l'utilizzo dei portasciami in polistirolo, che genera sicuramente seri rischi di contaminazione ambientale.
Se vi è necessità inoltre di alimentare le api, e per il bio è concessa solo alimentazione in caso di rischio di vita per l'alveare (e NON per accellerare il ritmo di crescita delle colonie d'api e quindi per aumentare la produzione di miele), si possono utilizzare solamente materie prime certificate biologiche.
Altro aspetto sono i trattamenti sanitari che in apicoltura vengono effettuati per salvare le api dal loro peggior nemico, l'acaro varroa; la cura delle api può avvenire solo con prodotti naturali (acidi organici ed olii essenziali) e vietati tutti i medicinali ottenuti per sintesi chimica, che peraltro residuano per anni nella cera (che è il primo "contenitore" del miele che noi poi mangiamo).
La cera utilizzata nei propri alveari viene quindi analizzata e deve essere esente da sostanze non autorizzate nella produzione biologica, controllo che evidentemente non esiste nell'apicoltura convenzionale.
Ecco, queste sono le possibili differenze tra un miele bio e uno "non bio", ma non è tutto qui:
oltre all'attenzione sulla salubrità del prodotto, c'è la voglia di provare a rispettare e preservare la natura (anche dell'ape in questo caso) e limitare il più possibile i danni che l'uomo produce all'ambiente.
"Ma tanto il miele è tutto biologico, lo fanno le api"...Beh, forse non è proprio così...
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